Un'odissea moderna

“Il ragazzo tornò a fissare le sagome che andavano svanendo all’orizzonte. Uomini e donne avevano quasi terminato di attraversare la pianura, fra poco sarebbero scomparsi, fagocitati dal bosco che intendevano varcare e loro sarebbero rimasti isolati, in quattro nella spianata gelida, senza poter far altro che aspettare.”

Una mattina ti svegli e il mondo che conoscevi non esiste più...
Dopo aver atteso invano i soccorsi, alcuni sopravvissuti a un incidente ferroviario si incamminano nella neve fresca alla ricerca di cibo e di un riparo. I cellulari non prendono, nessuna informazione, il mondo è immerso in un silenzio irreale. E cosa sono quelle strane strisce arancio che solcano il cielo? Qualcosa di grave è accaduto, qualcosa di definitivo.
Nata nei convulsi giorni successivi alla catastrofe, l’adolescente Mia rinviene un diario scritto di proprio pugno dalla madre. Le pagine, pur frammentarie e lacunose, le dischiudono le porte di un passato oscuro, la portano a riconsiderare il presente e riprogrammare il suo futuro.
Un viaggio nell’anarchia e nel caos. La storia di un incubo collettivo e di un progressivo, faticoso ritorno alla normalità attraverso nuove/ vecchie forme di socializzazione. Un ritratto crudo, realistico e spietato di un possibile, non auspicabile, futuro.

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